Camminare nel labirinto: il simbolo evocativo e la metafora della vita

Consiglio a tutte/i di provare l'esperienza della camminata nel labirinto. E' davvero unica!


Mi occupo di stati di coscienza da molti anni e devo ammettere che l'incontro con questo dispositivo è stato folgorante.
 
Sono sempre stato attratto dal mito del minotauro e dai labirinti in tutte le loro
forme, tanto che quando attivai il mio canale YouTube decisi fin da subito di utilizzare l'immagine del percorso di Chartres come logo.
 
I ricordi più lontani mi riportano a quando frequentavo le elementari a Padova e in gita scolastica era d'obbligo una visita alle ville Venete. Nella mia memoria non ho registrato immagini di me all'interno dei percorsi labirintici dei giardini all'inglese (che poi sarebbero all'italiana, o meglio all'etrusca...) ma ciò che più si è impresso in me è la sensazione di benessere e condivisione con gli altri bambini, mangiando insieme e correndo su immensi prati verdi.
 
Un primo ritorno di fiamma si è innescato nei primi del 2000, quando feci visita al parco dei mostri di Bomarzo e poi, ai boschi sottostanti, della valle di Santa Cecilia. Il senso di quel percorso infatti, è molto simile a quello di un labirinto, solo che invece di svilupparsi in piano, ti porta a viaggiare nei "mondi" del basso e dell'alto.
 
Dopo alcuni anni l'incontro con Renata Garutti e Selma Sevenhuijusen mi permise di far emergere nuovamente il mio interesse per quel simbolo che ripresi a studiare con occhi nuovi (vedi Proust...).
 
Oggi lo utilizzo come strumento per accompagnare le persone a sviluppare un linguaggio adatto per comunicare con il proprio mondo interiore e devo dire che i feedback sono sempre positivi.
 
Buon cammino a tutte/i!!